Presentazione del Sussidio per Oratorio Estivo:
BeeHeroes #FratelliTutti

Per la strutturazione di un itinerario educativo che si proponga di far riflettere sul tema della Fraternità, si è partiti dall’ interrogarsi sul come sia possibile modificare gli atteggiamenti e la mentalità che guidano i comportamenti quotidiani. La maggior parte delle persone ritiene che il carattere, gli atteggiamenti e quella che definiamo mentalità, siano la conseguenza di qualche fattore genetico con cui si nasce e che è difficile, o persino impossibile cambiare. Tuttavia la ricerca nell’ambito delle neuroscienze dimostra che le cose non stanno così: la mentalità di ognuno e i comportamenti che ne derivano, sono il frutto delle abitudini che si hanno, ossia dei gesti e dei pensieri che ripetendosi in maniera frequente, sono diventati completamente automatici.

Ecco che traendo spunto dall’invito al cambiamento dei nostri comportamenti nei confronti dell’altro, derivante dall’enciclica di Papa Francesco “Fratelli tutti, si sono esplorati gli ambiti di vita di bambini e ragazzi (Famiglia, Scuola, Piazza e Mondo) per accompagnarli ad allenarsi a diventare responsabili fino in fondo delle proprie azioni, con coraggio e senza trovare scuse. Questo è il primo passo per un reale e significativo cambiamento.

La finalità del Sussidio di Oragiovane può essere così sintetizzata: prendere consapevolezza degli automatismi che regolano le scelte e i comportamenti rivolti all’altro, per RI-GENERARE un vocabolario umano, fatto di propositi, azioni e parole GENTILI per dare il via ad un cambiamento sociale non solo desiderabile ma possibile.

Le quattro tappe previste sono state pensate come un itinerario che permetta a bambini, ragazzi e adolescenti (e dunque anche alle loro comunità di appartenenza) di perseguire tale finalità. Si tratta ovviamente di una proposta con cui ogni comunità e ogni educatore potrà confrontarsi e che chiede poi di essere mediata e adattata per i gruppi di bambini e ragazzi che si incontreranno. Per ogni tappa (Famiglia, Scuola, Piazza e Mondo) viene riportata una specifica finalità. Inoltre, per ciascuna delle 4 tappe, vengono indicate le 4 parole che “svolgono” la singola tappa (si ottengono così le 16 “giornate” dell’itinerario).

1. FAMIGLIA

E’ il momento di scoprire la relazione fraterna

In questa prima tappa, l’attenzione è rivolta al contesto di vita che risulta più conosciuto al bambino. E’ stato il “primo banco” di prova dove ha potuto sperimentare la relazione con l’altro e comprendere le prime regole dell’interazione interpersonale. Già dalle prime esperienze, il bambino fa i conti con la delusione di non essere accontentato, la difficoltà di rapportarsi con persone di altre età e con bisogni diversi dai suoi, la tristezza di non essere sempre in grado di soddisfare le aspettative altri. Quando si parla di relazioni autenticamente fraterne, ci si sente in famiglia nonostante i propri limiti e fragilità: è il nostro sentirci “figli amati” ad aprirci l’orizzonte dell’amore fraterno.

Titolo e Obiettivo delle “giornate”

  • Accorgersi: accompagnare il bambino ad accorgersi del piacere provato nel passare del tempo in relazione con altre persone;
  • Ricordo: aiutare il bambino ad analizzare il piacere della relazione fraterna, partendo dal ricordo di momenti passati in famiglia;
  • Limite: aiutare il bambino a comprendere che nonostante i suoi limiti personali, le relazioni fraterne che vive in famiglia gli confermano quanto lui sia prezioso.
  • Disponibilità: invitare il bambino ad aprirsi con atteggiamento fraterno alle relazioni che vive, con disponibilità e curiosità.

2. SCUOLA

E’ il momento di imparare la relazione fraterna

Come il bambino nel contesto scolastico, viene guidato nell’apprendimento di nuovi contenuti e discipline a lui poco familiari, così anche per la relazione fraterna è necessario dedicare del tempo a sperimentare quali reazioni i comportamenti assunti, suscitano nell’altro. E’ importante per il bambino prendere consapevolezza che cambiando il proprio atteggiamente può condizionare la sua relazione con l’altro. Solo imparando il confronto aperto e fraterno con l’altro si può giungere a conoscere il vero volto di sè stessi.

Titolo e Obiettivo delle “giornate”

  • Incontro: invitare il bambino a chiedersi come vede l'altro e quale valore riesce a scorgere in lui;
  • Ascolto: aiutare il bambino a relazionarsi con l'altro attraverso un ascolto interessato e privo di giudizi;
  • Pazienza: aiutare il bambino a sperimentare che nella relazione fraterna c'è un tempo di attesa e riflessione prima di agire di fronte a delle incomprensioni o difficoltà;
  • Coraggio: invitare il bambino a cercare con coraggio un dialogo fraterno con l'altro per poter chiarire e superare le difficoltà;

3. PIAZZA

E’ il momento di scegliere la relazione fraterna

Quando si esce da contesti sociali regolati e abituali, si incontrano varie modalità relazionali, tanti modi di pensare e di agire anche molto diversi dal proprio. Si è spesso condizionati dalle mode del momento e si finisce per temere il giudizio altrui. E’ importante quindi attivare fin da subito processi nuovi per sperimentare "tempi" pienamente vissuti.

In una molteplicità di stili relazionali, è importante saper scegliere non necessariamente il più comodo ma quello che da senso e compimento alla propria esistenza permettendo di esprimersi pienamente.

Titolo e Obiettivo delle “giornate”

  • Accoglienza: aiutare il bambino a porsi in modo accogliente nel suo relazionarsi con chiunque incontri;
  • Umiltà: aiutare il bambino a comprendere che nella relazione fraterna, il valore di uno non supera mai quello dell'altro al di là delle caratteristiche personali;
  • Gratuità: aiutare il bambino a comprendere che se vuole scegliere la relazione fraterna, deve farlo in maniera disinteressata, al di là del suo tornaconto personale;
  •  Sostegno: il bambino si sperimenta nel sostenere l'altro nella difficoltà nonostante la diversità;

4.  MONDO

E’ il momento di promuovere e testimoniare la relazione fraterna

Nell’era della globalizzazione e dei “social media”, non basta più scegliere lo stile fraterno all’interno delle proprie comunità di riferimento, ma diventa fondamentale promuovere lo stile gentile e fraterno attraverso il linguaggio usato nei commenti digitali, attraverso quello che si acquista sul mercato internazionale, attraverso l’attenzione che si ha del contesto naturale che si condivide con tutto il resto del mondo. Per essere “fratelli tutti” dobbiamo fare attenzione a chi è lontano e non si conosce, testimoniando con gioia il proprio stile.

Titolo e Obiettivo delle “giornate”

  • Empatia: il bambino sperimenta e condivide le emozioni, i desideri e le speranze dell'altro in maniera fraterna;
  • Sobrietà: il bambino comprende l'importanza di avere la giusta misura nel vivere le relazioni fraterne perché siano durature e autentiche;
  • Impegno: il bambino assume con responsabilità ed impegno un atteggiamento fraterno per il futuro;
  •  Entusiasmo: il bambino vive e festeggia con gioia le nuove relazioni fraterne nella sua vita;